I primi errori
Se guardi i miei progressi fino ad adesso, si potrebbe dire che - fino ad adesso - è un successo.
In realtà non è così, ed ho commesso i primi errori che si commettono in un percorso di dimagrimento. Ho iniziato alla grande, con grande diligenza e poi il corpo ha chiesto il conto del suo deficit e per un po' mi sono lasciato andare.
Questo perché dopo i primi 15 giorni di successo ho avuto un giorno di crollo. E lì la psicologia è bastarda: perché si innescano tanti pensieri e dopo tanti tentativi mi rendo conto che sarebbe il caso di fermarsi un attimo, far finta che non è successo nulla e dirsi "pazienza". Ma per qualche motivo la mente trova motivi per giustificare e dover giustificare il prossimo Reset. Non funziona così.
Vedi quindi che - dopo il crollo - tutti i giorni precedenti all'arrivo del piano alimentare "ufficiale" sono tutti giorni in cui "fare l'ultimo giro di giostra", "l'ultima concessione" .. e così via.
Poco prima dell'8 Febbraio, data in cui mi sarei recato dalla nutrizionista, ho ragionato così. Sregolando, abbondando, illudendo me stesso di possibili eventuali recuperi futuri e sono arrivato alla visita con 3kg in più rispetto a quelli che avevo perso la settimana prima.
Dopodiché ho aspettato per 7 giorni il piano alimentare. Giorni in cui, coincidenzialmente, è arrivato un carico lavorativo / emotivo da non poco. Riporto quindi per trasparenza che in una settimana ci sono stati ben tre incontri con il food delivery. E non così leggeri.
Questo articolo non vuole essere una frustata verso me stesso, ma una valutazione onesta dei primi errori che si commmettono in un percorso del genere. Perché si arriva ad essre irritabili anche quando lo sforzo è minimo, graduale (anche per questo ho chiesto alla mia nutrizionista di non cercare soluzioni rapide. Ci voglio arrivare piano piano).
Questa settimana ho avuto la febbre alta e ho mangiato poco per necessità, al peso di stamattina mi sono ritrovato con 800g in meno rispetto a sabato scorso. Pazienza.